aspera_food_astra
August 31, 2022
Ammetto che le mie aspettative erano tante, forse troppe, e quando ti rechi in un luogo con così tanta “speranza” è davvero molto semplice rischiare la delusione. Solitamente infatti, sia per lavoro che per carattere, ho l’inclinazione a valutare dopo anziché a “costruire castelli in aria” prima di aver conosciuto di persona… qualcosa o qualcuno. C’è una ragione però, che sta dietro al mio cambio di abitudini questa volta. Ho avuto modo di conoscere lo Chef Damiano Ferraro e sua moglie durante un cooking show a Palermo all’interno di un grande evento culinario. Quando ti trovi davanti a persone così, perbene ed alla mano, resti quasi spiazzato. Viene naturale “in questo mondo” cercar di capire dove stia la fregatura, dove si nasconda il “bug”. Qui non c’è! Oggi vado via dal Relais Briuccia dopo due giorni (e due notti) nei quali ho davvero sentito di essere a casa, dove dalla colazione al mattino fino alla cena serale sono stato coccolato e considerato “sacro” com’è l’ospite nelle migliori culture e tradizioni. Di tradizione, ci tengo a dirlo, se ne respira tanta: dall’accoglienza al saluto finale passando per la cucina ed il servizio. Le radici sono importanti soprattutto quando in tanti scelgono di andar via, loro - a mio avviso - meritano un premio quali ambasciatori del luogo, dove riescono a portare tanto turismo di qualità che diversamente non visiterebbe quei luoghi, io per primo non credo mi sarei mai trovato in zona, eppure ho scoperto una realtà magica, alla quale non soltanto non manca nulla ma che ha anche qualcosa da farsi invidiare… come un mare stupendo (bovo marina) distante 6 minuti in auto con grande disponibilità di parcheggio, lidi ben attrezzati e ristoranti per tutti i gusti e le tasche(dalla “Locanda Perbellini al mare” al lido “Il Canaima”). Nello specifico poi, perché è necessario raccontarlo, ci si perde nei dettagli di qualità, sia che si parli delle camere (vere e proprie suites con jacuzzi), sia che si tratti del ristorante arredato con grande cura, sia che si parli di cucina. Nel percorso di degustazione proposto dallo Chef Ferraro resta nitido dal principio al termine il suo legame col territorio, figlio di conoscenza del prodotto: dalla sapiente scelta alla capacità non comune di trattarlo ed accoppiarlo ai vari altri ingredienti elevandolo e mai mortificandolo facendolo scomparire in miscugli incomprensibili di sapori come accade spesso ormai in tanti ristoranti. Inutile dire che la permanenza notturna in struttura è “d’obbligo”, per esaltare al meglio l’esperienza generale. Dormire da loro predispone l’animo al mood migliore e permette di godere della degustazione senza dover fare troppa attenzione al numero di bicchieri di vino (pensando di dover risalire in auto). La loro cantina è superlativa ed è un peccato non approfittarne!!! Non ultima la migliore colazione che faccio da anni, con lo chef che si occupa personalmente di soddisfare le eventuali richieste, sempre col sorriso! Il cibo è un ritorno ai p
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